articolo 03/05/2013 16:44:16 Autore: chu

Dal Manzanarre al Reno, MatGan ha già vinto

Il 5 maggio incombe sul Chupacabre

Dal Manzanarre al Reno, MatGan ha già vinto
"Ei fu siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore, orba di tanto spiro, così percossa, attonita la terra al nunzio sta...". E' questo che viene in mente alla maggior parte delle persone nel momento in cui si parla di "5 maggio". Di solito si tratta di persone di cultura medio-alta, che hanno frequentato almeno il liceo, che avevano l'abitudine di imparare le poesie a memoria e che di conseguenza ricordano la data della morte di Napoleone meglio di quella delle proprie nonne.

Tutto questo fino al 2002. Da quella primavera, il 5 maggio ha assunto connotati diversi, soprattutto per una ampia fetta della popolazione legata a una specifica fede calcistica che in meno di mezz'ora ha visto crollare le proprie speranze di successo, fino a quel momento assenti da tanto tempo. Un simbolo per un'intera generazione di appassionati di calcio, una data diventata strumento di dileggio da parte degli avversari e al tempo stesso monito indelebile sul significato della vita e sulle prove che la stessa ci chiede di superare nei momenti cruciali della nostra esistenza.
Un giorno di merda, insomma.

E in questa stessa data, 11 anni dopo la disfatta dello Stadio Olimpico in cui era fedelmente e ingenuamente presente, il Presidente Fasciale si trova di nuovo apparentemente a un passo dal trionfo ma, memore dell'esperienza precedente, cosciente di essere di fronte alla tragedia sportiva. Una tragedia multipla, visto che nella stessa giornata si disputeranno:
La finale della Coppa della Lega Barona
Il turno preliminare della Barona Cup
La finale della Coppa di un'altra lega fantacalcistica

"Sono un uomo finito" - ha detto il Dott. Fasciale guardando il calendario - Già che ci sono, mi preparo psicologicamente ad affrontare la disfatta dei cugini di Dortmund nella finale di Champions. MatGan ha già vinto!"

(nella foto, un uomo finito)